martedì 3 febbraio 2009

TIZIANO ASTOLFI: ARTE CONTEMPORANEA, una provocazione o un modo di farsi pubblicità?



Esiste, ha senso, quale ruolo ha l'arte contemporanea oggi? Difficile rispondere. Qualcuno definisce l'arte contemporanea lo specchio della vita sociale del nostro tempo. Propabilmente è cosi anche perchè si deve ricordare che ogni opera d'arte del passato è stata contemporanea. Vista cosi sembrerebbe che anche l'attuale arte contemporanea abbia il ruolo di documentare, raccontare o interpretare lo stato sociale psicologico e morale del nostro segmento di vita. Il continuo stato di degrado dei costumi, dei valori, dell'estetica, della morale, dell'etica e l'eccessivo relativismo lo stiamo osservando ormai da quarant'anni e di conseguenza l'arte contemporanea dunque si "ripete". Dopo le geniali provocazioni del dadaista Marcel Duchamp tradotte con i Ready Made cioè detto=fatto come (Fontana=urinatoio - Ruota di bicicletta rivolta all'insù, la gioconda con i baffi), di Piero Manzoni (merda d'artista), di Lucio Fontana (I tagli nelle sue tele), di Alberto Burri ( i buchi nelle tele e i collage di sacco), di Jackson Pollock (Action Painting, L'azione della pittura con le macchie di colore gettate sulla tela), di Salvador Dali ( gli automatismi psicologici, il paranoico-virtuale, le associazioni impossibili), di Andy Warhol (la ripetizione sistematica e la denucia del sistema consumistico di massa), oggi, cosa c'è di nuovo? Queste forme d'arte oggi , nel 2009, hanno oltre 50 anni per non parlare poi delle geniali intuzioni futuriste che oggi, (testimone il famosissimo Manifesto Futurista di Marinetti del 1909), compiono 100 anni. Cosa c'è allora di nuovo nell'arte, oggi? Niente! Forse la video-arte, la computer grafica? (A parte che queste due ultime forme d'arte hanno anch'esse oltre 25 anni). Qual'è oggi il ruolo dell'artista? Cosa comunica di nuovo l'artista? Quale messaggio potrebbe offrire? Lo aveva detto 50 anni fa il grande Salvador Dali: "Non comprate i quadri contemporanei, fateveli!" Frase geniale come l'artista stesso. Ebbene si: Tutti "possono" fare arte, tutti sono in grado di produrre arte... c'è però qualche voce dissonante che sostiene, a torto o a ragione, che chi ha veramente talento fa "ARTE" se non la fa. Sarà vero? -


Tiziano Astolfi (Bolzano)