giovedì 25 febbraio 2010

Tiziano Astolfi: IL BURQA, UNA OFFESA ALLA DIGNITA' DELLA DONNA

IL BURQA, UNA OFFESA ALLA DIGNITA’ DELLA DONNA

Donne italiane ed europee protestate, unitevi e lottate per tutte le altre donne del mondo in cui la loro libertà viene tolta. Il burqa, letteralmente cella mobile, abito che non permette la visibilità dell’intero corpo femminile, è un offesa per la dignità della donna ovunque essa sia , indipendentemente dall’ età, dall’ etnia e dalla nazione a cui appartengano. In Europa e nell’occidente in generale girano mascherati solo i rapinatori, quelli che non devono farsi vedere perché devono nascondere qualcosa o non vogliono farsi riconoscere perché compiono qualcosa di illecito. Perché la donna libera e onesta deve nascondersi? Nei luoghi dove il volto della donna è obbligato ad essere nascosto, la donna stessa è considerata poco più che un animale da riproduzione di cui l’uomo è possessore, magari di vari “esemplari”, che usa a proprio piacere anche come merce di scambio, la più alta umiliazione che una donna possa ricevere nell’intera vita. Anche in Europa si notano molte persone costrette al burqa. Cosa fa l’Italia?
Articolo 3 della costituzione italiana: „Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di RELIGIONE, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali“. Cosa fanno le donne italiane? Dov’è la questione morale? Dov’è il rispetto della costituzione? Articolo 16: Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di SICUREZZA. Va detto che esiste già una legge 152 del 1975 in materia di identificabilità delle persone che vieta l'uso di caschi o qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico aperto al pubblico'. E’ ora di applicare la legge o va bene cosi?
Dove è andata a finire la battaglia per i diritti della donna delle femministe? Menefreghismo o astensionismo di intervento dettato da una morale ipocrita? Meditate care amiche donne, meditate! - Tiziano Astolfi