domenica 3 maggio 2020

SMART WORKING - IMPRESSIONI di TIZIANO ASTOLFI © 2020


Smart working - impressioni      di Tiziano Astolfi © 2020

"Smart-working", letteralmente “lavorando intelligentemente”.   Questa nuova (im)postazione è una bella idea o una delusione? Chi lo sa?!  Con un click apri un mondo  e lo vedi a tutto tondo, forse come mai prima. Sul tavolo hai un panino, un sandwich o un tramezzino.  Gli occhi fissi sul display, seduto, attento e concentrato comunque  sempre bene pettinato, a volte anche un po’ truccato perché tu sai che sei  inquadrato come fossi una star della tv. Un chilometro oppure mille non hanno davvero importanza perché trovi tutto lì in una stanza. Con un panno sulle  ginocchia, puoi lavorare anche in pigiama con vicino chi ti ama. Un caffè con la macchinetta oppure un tè senza fretta, ogni tanto ti concedi un piccolo  ristoro! “Grazie, tesoro!” Una telefonata imprevista, una e-mail a volte non vista, e poi a scorrere on-line una nuova lista. E il postino che ti suona o il vicino che ti rompe.  A volte c’è una  radio troppo alta  che disturba sempre quanto basta. La concentrazione è necessaria ma la situazione è sempre  varia. E il cane che abbaia, o il gatto che passa davanti allo schermo…”Stop,un po’ di calma!” Non ci sono orari fissi, come prima ritenevi avessero imposto certi “fessi”. E chi ha un bimbo che vuol mangiare e che è costretto ad aspettare?!… ma quanta fretta, un attimo "aspetta!"
Ma.. sei al lavoro (ufficio) o sei a casa? 
Niente pausa caffè ma la pausa la fai quando vuoi tu. Niente traffico alla mattina e risparmi con la benzina, niente chiacchiere in ufficio ma… non sai se è un beneficio. Niente maschere, mascherine e guanti, in casa siamo uguali tutti quanti. È l’impostazione del futuro che ci mette davanti ad un muro. Già, ma come sarà? Questa strana società non so dove arriverà! Dove ci porterà? Ormai il virtuale  è diventato adesso virale; adsl, tablet, smartphone, whatsapp, messenger, zoom, new-media e mille altre piattaforme, informatica ovunque…oh.."che confusione!",… ma se non c’è connessione ti senti perso, il tuo lavoro viene vanificato e vai nel pallone oh… che delusione! Telelavoro, home-working, lavoro agile è tutto il mondo del terziario che viaggia forte, dritto in un binario che non è quello di ferro ma quello virtuale chiamato sistema digitale. A volte questa strana  gratitudine rima però con solitudine … e allora affiora la malinconia pensando ai ricordi del passato dove tutto sembrava scontato. C’è uno strano isolamento che non sempre ti fa contento. Ma c’è sempre più voglia di contatti quelli veri e quelli sani più conosciuti come umani. E c’è voglia di fatti veri e concreti, quelli che hai sempre visto e da cui hai tutto imparato e ti hanno bene formato. Voglia di vedere e sentire voce vera,  di annusare profumi di vita vera, quelli che creano atmosfera da mattina a sera. E un inevitabile pensiero vola a quel mondo "vero" in cui si lavora ancora con le mani a tempo pieno, dove si prepara il quotidiano, il pane fresco fatto a mano ed il sale della vita, o importanti vari elementi che sono la base per noi esseri viventi.  E si rivalutano antichi mestieri, il falegname, il contadino e ancora molti artigiani  che in questa società  usano le mani. Chi lavora nel primario, chi progetta nel secondario o chi lavora in officina, nelle fabbriche o in cucina, nelle industrie della moda fino al grande mondo della scuola dove l'insegnante con vera passione svolge "dal vivo" la sua importante missione.  Allora, lo “Smart working” è davvero conveniente???

                                                                  Tiziano Astolfi





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